Sibilla Demetra ha letto: “La luce della musica e l'oscurità degli dei” di Sara Urbinati.
http://www.amazon.it/luce-della-musica-loscurit%C3%A0-degli-ebook/dp/B00QFMN0UO
Sinossi:
La vita a Roma per
Anna non è sufficiente: La decisione che prende è radicale: volare dall'altra
parte del mondo, a New York, e iniziare una nuova vita. Ma nella grande mela
tutto è diverso, tutto è più grande e pericoloso, compresi gli uomini che
incontra, compreso il suo retaggio nascosto tra le pieghe del tempo. Chi sono
le persone con cui ha a che fare tutti i giorni? Degli uomini bellissimi o
delle Divinità? Toccherà ad Anna trovare la risposta ai suoi interrogativi,
affrontando amori tormentati e difficoltà che andranno oltre le barriere della
fantasia.
Demetra pensa:
Ero partita con molte aspettative su questo romanzo. Mi era
piaciuto il titolo, la trama sembrava accattivante e la cover è molto
particolare. Però mi dispiace, ma non posso dare un parere totalmente positivo.
Le idee ci sono e sono tante, ma spesso l’autrice le ha
buttate lì, approfondendole poco oppure male. L’inizio è molto lento, e non mi
è piaciuto per niente.
Anna, la protagonista femminile, si trasferisce con l’amica
a New York; incontra Alex, poi suo fratello, due uomini bellissimi ma diversi
tra loro. L’innamoramento verso Alex non si è capito, come non si è capita
subito la natura di quest’ultimo (cosa che in parte mi è piaciuta, perché da
mistero al romanzo). Comunque Alex non l’ho apprezzato.
Dopo un po’ compare Adrian, personaggio che invece mi piace
molto. Anna è davvero fortunata, tutti s’innamorano di lei, quindi ti ritrovi a
pensare: anch’io voglio questa fortuna!
Tralasciando i miei vaneggiamenti, ancora adesso, dopo aver
concluso la lettura e aver letto la parte finale (decisamente migliore
dell’inizio) non ho capito il significato del titolo del romanzo. Perché
mettere nel titolo “la luce della musica”, se poi non si sviluppa bene
quest’aspetto? Ci sono rimasta male e non poco. È una di quelle cose non
approfondite e che invece avrei preferito che venisse spiegata meglio.
È stata una lettura non del tutto esaudiente, ci sono un po’
di errori di battitura e qualcuno di ortografia e assegno tre corone d'alloro invece che
meno, solo per le ultime 50 pagine che sono state emozionanti.
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